Piazza Garibaldi è un ambito di indubbio interesse artistico per gli importanti edifici che su di essa si affacciano: in primis lo splendido Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e il suo giardino e poi il Palazzo Albizzini che ospita il museo Burri e l’edificio sede del Monte dei Paschi di Siena. È la piazza che apre la città antica a quella nuova, luogo nel contempo storico e moderno, in una realtà urbana impregnata di funzioni in continua evoluzione. L’area adiacente presenta una connotazione nell’uso e nell’aspetto alquanto eterogenea che contrappone spesso il dualismo funzionale del degrado e della riconversione. In questa piazza si trovava la porta Sant’Egidio posta all’estremità orientale della città. Palazzo Vitelli a Sant’Egidio domina l’intera piazza e fu costruito per Paolo Vitelli (1519- 1574) esponente della nota famiglia Vitelli che governò la città dal XIII sec. e per tutto il XVI secolo. Non si conosce il progettista dell’opera anche se qualche storico locale lo attribuisce all’Ammannati. La porzione più interessante del monumento, oltre che le maestose sale interne, è la facciata secondaria che si apre sul bellissimo giardino rinascimentale. Questo bel giardino all’italiana comprende un ricco bosco di lecci, un ninfeo, quinta scenica costituita da una sequenza di archi che idealmente lo separano dalle pertinenze della limitrofa Palazzina Vitelli, interessante dependance rinascimentale annessa all’intero complesso. La piazza è intitolata a Giuseppe Garibaldi; il suo monumento era collocato in una posizione centrale della piazza e solo successivamente fu spostato nel vicino giardino pubblico. Altro edificio che delimita la piazza è Palazzo Albizzini costruito nella seconda metà del XV secolo per l’omonima famiglia, che fece demolire case medioevali per dargli più ampio respiro. Per l’altare della famiglia , nella vicina chiesa di San Francesco, Raffaello eseguì nel 1504 lo “Sposalizio della Vergine” ora conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano. Ora il palazzo ospita la Collezione Burri in cui sono visibili lavori dell’artista dal 1948 al 1989. La seconda sede museale della Collezione è ospitata negli Ex Seccatoi del Tabacco, fuori dalle mura lungo l’ingresso a sud della città.